Capitta Alberto - 2013 - Alberi erranti e naufraghi by Capitta Alberto

Capitta Alberto - 2013 - Alberi erranti e naufraghi by Capitta Alberto

autore:Capitta Alberto [Capitta Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788864291239
Google: vwVeLwEACAAJ
editore: Il Maestrale
pubblicato: 2013-11-14T22:00:00+00:00


Parte terza

RIDAMMI LA GAMBA!

1

Ne sbucano da tutti i lati, corrono a sciami spostandosi di tronco in tronco. Giuliano prova a seguirne la traiettoria, ora qui ora là, ma nuovi ne spuntano dai fossi o piovono dai rami.

– Chi siete bambini? Chi siete? – urla il ragazzo stordito.

I bimbi gli si fanno intorno, lo circondano in moltitudine silenziosa. Lo fissano pensierosi, ognuno è modellato in maniera speciale dal sole che si è divertito, e assai, con i poveri soffici esserini, con le loro morbide paste. Il sole è stato generoso e li ha torniti con cura, e dipinti, alcuni con pregiate tinte per labbra, altri con raffinati condimenti di marrone con cui ha impreziosito la linea delle palpebre. Piccoli capolavori insomma.

Giuliano si guarda intorno. Chiede: – Quanti anni avete? E da quanto siete qui?

I bambini non rispondono, ma alcuni gli sfiorano un braccio con due dita.

– Allora bambini, ditemi.

I bimbi sanno di latte, di sale, di gasolio, di carro ferroviario. Portano collane di ostriche al collo e occhi di bel taglio, alcuni tengono una sigaretta a dondolo tra le labbra e sono già dei ragazzetti. Giuliano si sofferma sui visini attoniti e la sua memoria comincia a gocciare e gocciando lo riporta alla gente dei porticati con la quale amava intrattenersi un tempo. Anche questi, come quelli, avranno cose raccattate in tutta fretta poco prima della fuga o del naufragio. Preziosi monili custoditi nelle tasche: dadi da gioco, castagne, figurine, temperini, scarafaggi, biglie, turaccioli, fionde.

Giuliano fissa i bambini. Nessuno ancora gli risponde, così prova a mostrarsi severo, inarca lo sguardo e porta le mani sui fianchi.

– Insomma, ve lo chiedo per l’ultima volta: voi chi siete, bambini?

Silenzio.

– Come vivete? Cosa mangiate?

– Ci diamo da fare, – gli risponde uno tra i più grandi, quasi un ragazzo.

– Da fare come?

– Si scende giù in città, lì si trova sempre qualcosa.

– Qualcosa di che genere? Qualcosa da sgraffignare immagino.

Alle parole di Giuliano la folla di bimbi ride divertita.

– La gente butta e noi prendiamo, – interviene un altro. – Quello che capita, vestiti, arnesi, provviste, tutto, e noi raccogliamo. È così che si fa.

– E se la gente non butta… poniamo che la gente non butti. Voi come fate?

– Be’, quando non butta, – si guarda attorno il ragazzo, – gliela buttiamo noi. E poi raccogliamo.

La folla esplode in una fragorosa risata.

– Ah questa poi, – Giuliano cammina avanti e indietro. – Dei mascalzoni siete, ecco cosa siete. E i genitori, lo sanno loro come vi comportate? E dove sono? Dove sono i vostri genitori?

A queste parole il silenzio ritorna e in quel silenzio una bimba gli si fa incontro, si muove tra la folla immobile e gli va accanto. È una piccola dal sorriso deliziato e dal cappello atlantico. Lo prende per mano e lo conduce nel folto della foresta seguita da nugoli di altri bimbi. Giuliano si lascia guidare dalla bambina. La chiamano “piccola madre”, la piccola madre che sa parlare a tutti, che per tutti ha un consiglio e un gesto.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.